venerdì, Aprile 19 2024

Nell’Alto Medioevo la superiorità di Firenze sulla Toscana non era così scontata: città come Pisa, Siena e Lucca avevano in quel periodo in teoria molte più probabilità di potersi giocare un ruolo di futura capitale della regione.

Pisa dal canto suo, fin dagli albori dell’anno Mille, costruì sul mare le sue fortune: grandi spedizioni vennero compiute da qui in avanti contro i saraceni residenti a Reggio Calabria, Messina, e lungo la costa d’Africa. Nel 1054 Pisa affrontò in armi Lucca, dalla quale fino a duecento anni prima dipendeva e con l’impresa di Palermo (1064) dimostra essere in grado di trasferire a grandi distanze il suo esercito, esprimendo la propria potenza anche fuori dal legno delle proprie navi; le fonti normanne parlano esplicitamente di cavalieri e balestrieri sbarcati dalle navi per combattere. Alla prima crociata i pisani partirono alla volta di Gerusalemme con ben 120 navi.

Il Simbolo della repubblica di Pisa

Ben presto il dominio pisano sui traffici e i commerci ebbe come bacino l’intero Mediterraneo, fronteggiando l’acerrima nemica Genova in numerose battaglie per il predominio di Corsica e Sardegna.

In tutto questo tempo però Pisa non si era guardata alle spalle, prestando poca attenzione a cosa stesse accadendo nell’entroterra: nel corso del XIII secolo Firenze aveva continuato ad espandersi, soprattutto ai danni di Siena. Con la sconfitta nella battaglia della Meloria, proprio davanti al porto pisano, per mezzo di Genova, le astute Firenze e Lucca si allearono alla città ligure, stringendo una morsa attorno alla città dalla torre pendente.  Assieme a queste anche Siena, Pistoia, Prato, Volterra, San Gimignano E Colle Val d’Elsa.

Pisa comunque riuscì a resistere grazie ai contrasti che si crearono tra gli avversari. Firenze, impegnata in lotte continue contro Arezzo, voleva evitare un eccessivo rafforzamento delle due pericolose alleate, mentre invece Lucca e Genova vedevano a portata di mano l’occasione per piegare l’antica rivale. Così Firenze ricorse al Papa Onorio IV, che proibì ogni ulteriore azione contro Pisa, la quale per quattro anni continuò  a fronteggiare Genova sul mare e in Sardegna. Infine nel 1288 la Repubblica marinara accettò le condizioni di pace imposte dai genovesi, pensando a riorganizzarsi per conservare la propria indipendenza.

Il simbolo della Repubblica Genova

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