giovedì, Marzo 28 2024

Firenze, come tutti sanno, è la culla del Rinascimento, ma non solo. Qui nasce anche l’arte della moda italiana come fenomeno internazionale.

La moda italiana, indipendente dai modelli parigini, emerge a partire dal secondo dopoguerra grazie alla ricchezza del patrimonio artistico del nostro paese che stimolava la sensibilità estetica delle persone, ma anche al cattolicesimo, che non aveva eliminato l’arte e la ritualità sociale a differenza della religione protestante con il suo austero modus vivendi. 

Il marchese fiorentino Giovanni Battista Giorgini dette vita ad un’accoppiata tra l’aristocrazia italiana e l’alta moda che fu fondamentale per l’affermazione e la diffusione del Made in Italy presso i grandi compratori e giornalisti stranieri,  soprattutto americani, e il cuore della moda si spostò da Parigi a Firenze.

Il 12 febbraio 1951 a Villa Torrigiani, di proprietà del marchese Giorgini, si realizzò il primo spettacolo fiorentino della moda: qui si riunivano tredici case di moda, le quali mostravano la propria collezione agli ospiti stranieri. L’iniziativa ebbe enorme successo e fu spostata per gli anni a venire nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, luogo che rappresenterà fino agli anni Settanta il simbolo dell’alta moda italiana.

La città di Firenze ha visto e vede tutt’ora protagoniste le maison più famose al mondo, come Salvatore Ferragamo, Emilio Pucci e Guccio Gucci.

Emozionante l’ascesa di Salvatore Ferragamo, da piccolo artigiano a calzolaio delle star di Hollywood: con le sue creazioni e i suoi materiali pregiati e ricercatissimi, Ferragamo ha affascinato anche le più grandi celebrità del mondo, spostando per la prima volta l’attenzione che la moda riservava agli abiti, sulle scarpe.

Il marchese Emilio Pucci, “The Prince of Prints”, come veniva definito dalla stampa anglosassone, ha lasciato alla moda un’eleganza fuori dal tempo con la sua ricerca del tessuto e del colore perfetto: il suo gusto cromatico irripetibile, fatto di colori vivaci e motivi vistosi, conquistò subito l’America, ma il quartier generale dell’azienda è sempre rimasto nel cuore della città, a Palazzo Pucci. 

Negozi di pelletteria, articoli da viaggio e per l’equitazione. Questi i prodotti con cui è nata la maison fiorentina di Guccio Gucci, che nel corso degli anni ha recuperato le sue componenti iconiche in maniera innovativa, imponendosi per la propria capacità di creare oggetti-simbolo, come il foulard di seta a fantasia Flora, la borsa con il manico di bambù e il mocassino con il morsetto metallico. L’azienda rappresenta da quasi cento anni il simbolo del lusso in tutto il mondo.

L’alta moda ha il suo fulcro in Italia, ma senza dubbi né campanilismi possiamo affermare che una buona parte del merito si possa attribuire alla città di Firenze.

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