giovedì, Aprile 18 2024

Quando Pisa fu sottomessa da Roma la città era caduta in rovina. La gente viveva dispersa e sbandata, ma un giorno, sulla foce dell’Arno, giunse San Pietro che grazie a una tempesta, mentre si recava a Roma, arrivò sulle coste toscane.

Rifugiatosi dal fortunale, Pietro fu accolto dalle persone che trovò e alle quali predicò la fede in Cristo.

In breve tempo nacque una comunità cristiana e fu edificata una cappella con un altare dove il Santo celebrava l’eucarestia.

I pisani, grazie alla presenza di Pietro, presero sempre più coraggio e iniziarono a ricostruire la città dandole istituzioni cristiane, acclamando Pietro proprio Vescovo.

Ma Pietro non poteva fermarvi, perché doveva recarsi a Roma per fondare il centro della cristianità e fu così che lasciò a Pisa, come guida spirituale, San Torpè (nell’immagine).

La fondazione della città di Pisa grazie a Pietro è una leggenda ormai radicata nei secoli che basa, forse, la volontà di porre fondamenta cristiane all’intero insediamento. Il culto pietrino, infatti, è riscontrabile nelle numerose chiese della zona che venerano il santo. Nella particolare chiesa senza facciata di San Pietro a Grado è curioso trovare una loggetta cinquecentesca al cui interno è custodita una colonna di granito, posta a ricordare che nell’anno 43 o 44 d.C. da lì Pietro avrebbe cominciato la propria predicazione. La leggenda vuole che sia la colonna dove, appunto, il Santo legò la propria nave per rifugiarsi dalla tempesta.

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L'Autore

Paolo Torracchi

Oggi autista professionista in Autolinee Toscane, ieri in Cap Autoline anche come socio.

Segretario mobilità Fit-Cisl Prato

Autore, con Andrea Cambi, del libro "Legati da una Cintura" sulla storia della Sacra Cintola della Madonna con la Prefazione del Vescovo Emerito di Prato Gastone Simoni.

Il mio passato mi ha visto come grafico, fotografo e video maker, laureandomi nel 2010 con una tesi sul cinema stereoscopico (3D) dal titolo: “Dalla stereovisione al cinema 3D – vecchie e nuove forme di image entertainment”, relatore Arch. Giorgio Verdiani, correlatrici prof.ssa Cristina Andolcetti e prof.ssa Maddalena Ammannati, presso l’Università degli Studi di Firenze.
Nel 2009 ho frequentato il corso di montaggio cinematografico, docente Sirio Zabberoni, presso la Scuola di Cinema Anna Magnani di Prato.
Nel 2006 mi sono diplomato col massimo dei voti come “Tecnico grafico pubblicitario” presso l’Istituto Francesco Datini di Prato.

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